lunedì 19 febbraio 2024

VIni da Terre Estreme torna a Roma





Al via la seconda edizione romana di “Vini da Terre Estreme” e la tredicesima a livello nazionale, della manifestazione itinerante nata in Veneto con lo scopo di valorizzare la produzione vinicola su terreni impervi. L’evento, organizzato da Pilota Green con focus sui “ Vini eroici”, torna nella Capitale il 25 e 26 febbraio presso il centralissimo Hotel Palatino. “Vini da Terre Estreme” pone l’accento sulla coltivazione  e produzione di vino in territori impervi e difficili, marini o montani, dai vigneti sui terrazzamenti, a quelli delle piccole isole, fino ai territori semi sconosciuti della Penisola. Uno sforzo reso possibile dal lavoro “eroico” di contadini che sono riusciti a produrre vini di qualità in piccoli territori sottratti al mare o alla montagna, in condizioni geografiche difficili.
Scopo dell’evento è promuovere, far conoscere e valorizzare la secolare produzione di vino, in Italia e non solo, mantenere viva la storia e la tradizione di un’agricoltura antica e di vitigni autoctoni, recuperati in situazioni difficili, da piccole cantine in luoghi quasi sconosciuti. 
Nella sua tappa romana “Vini da terre Estreme” promosso e realizzato da Pilota Green, che da anni organizza l’evento, nella seconda edizione romana si avvale della collaborazione di Andrea Petrini, noto wine blogger di Percorsi Di Vino e responsabile eventi di Slow Food Roma. Un’ottima opportunità per specialisti del settore, wine lovers, appassionati e curiosi per conoscere, degustare e apprezzare i Vini Eroici della Penisola, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, isole Eolie comprese,  con uno sguardo all’estero, in particolare alla Grecia che sarà presente con la Malvasia. 
I vini della Masterclass

Una ricchezza unica di gusti, odori, aromi e sapori come unici e variegati  sono i territori dai quali provengono i vini delle aziende presenti all’evento, frutto di tradizioni e tecniche secolari dei produttori. 

Degustazione

Per due giorni, 25 e 26 febbraio, si avrà occasione non solo di degustare i vini proposti ma di partecipare a due interessanti masterclass a numero limitato e con accesso su prenotazione.


LISTA AZIENDE PRESENTI 

 

PIEMONTE

AZ. AGR. DOMANDA – Calosso Asti

LOMBARDIA

IL GABBIANO – Sondrio

LIGURIA
TENUTA MAFFONE - Pieve di Teco Imperia
CONTE GHERARDO DEGLI AZZONI AVOGADRO – Liguria di Ponente

VENETO
SANDRO DE BRUNO – Montecchia di Crosara Verona
ABBAZIA DI FOLLINA – Follina Treviso

TRENTINO
AGRICOLA MOS – Val di Cembra Trento

FRIULI
GIOVANNI DRI IL RONCAT – Ramandolo Udine
GASPARE BUSCEMI – Cormons Gorizia
CAV. EMIRO BORTOLUSSO – Carlino Udine

CANTINE DEL RECUPERO

VILLA VENTI – Romagna

VIGNE DI SAN LORENZO - Romagna
VILLA PAPIANO - Romagna
PIAN DI STANTINO – Romagna
RIECINE – Toscana

LAZIO
CASALE DEL GIGLIO – Le Ferriere Latina
CANTINA LE MACCHIE – Castelfranco Rieti


ABRUZZO
SOC. AGR. F.LLI BIAGI - Vigneti del Gran Sasso

CAMPANIA
DELLA VALLE- JAPPELLI – Casertavecchia Caserta

CALABRIA
CORNO VALANO – Corigliano Rossano Cosenza

BASILICATA
NIMA – Melfi Potenza
LUIGI LAURIA – Chiaromonte Potenza

SICILIA
TENUTE LOMBARDO – Caltanissetta
DESTRO VINI – Randazzo Catania
SALVATORE D’AMICO – Leni Isola di Salina

SARDEGNA
VIGNE MUZANU - Mamoiada Nuoro

GRECIA

CONTE GHERARDO DEGLI AZZONI AVOGADRO – Isola di Malvasia

Per ulteriori info su ticket, modalità di accesso, iscrizione alle masterclass e programma: 

Per acquistare i ticket online: https://app.nowr.in/events/1652856 

Contatti:  info@pilotagreen.it

 

          




venerdì 26 gennaio 2024

Le frittelle ripiene in pasta cresciuta di re Giocondo




Carnevale è ormai alle porte e come di consueto è una festa che porta con sé gioia allegria, spensieratezza e voglia di vivere. Quest’anno partecipo, insieme alle amiche dell'associazione italiana food blogger, al challenge del carnevale di Foiano della Chiana con una ricetta del tutto particolare, in quanto mi sono riproposta di prendere il fritto come elemento fondamentale della mia preparazione ispirata  al food Street del centro sud.
Il carnevale di Foiano della Chiana è il più antico d’Italia le cui origini risalirebbero al 1539. Il paese è diviso in quattro grandi contrade che passano tutto il corso dell’anno a lavorare in segretezza per creare quattro carri allegorici che porteranno in trionfo il protagonista di questa festa: re Giocondo. Le quattro contrade sono rispettivamente Azzurri, Bomboli, Nottambuli e Rustici. I festeggiamenti avranno luogo domenica 28 gennaio e continueranno il 4, l’11, il 18 e il 25 febbraio. Fulcro dei festeggiamenti è il funerale di re Giocondo un fantoccio gigante di cencio e paglia, imbottito di petardi (le cosiddette castagnole), con dipinto sul petto il numero dell’edizione appena svolta.

Re giocondo viene portato in piazza seguito dalla banda e dai sudditi che, muniti di “rificolone” (lanterne), celebrano appunto il suo “funerale”. Il fantoccio è poi bruciato nella Piazza centrale dopo la lettura del suo testamento, che racchiude in rima i fatti più o meno positivi dell’anno appena concluso. Una giuria composta da: un pittore, uno scultore, un giornalista, uno scenografo e un critico d’arte decreta il carro vincitore del carnevale. 

La storia di re Giocondo 

Ora vi racconto la storia di re Giocondo che ha ispirato la mia ricetta. Re Giocondo è un simpatico e pingue personaggio che ogni anno, nel mese di febbraio, fa ritorno nella sua terra natale: il piccolo regno di Foiano della Chiana. I restanti undici mesi egli li trascorre in giro per il mondo, dove porta, o almeno tenta di portare, gioia e allegria all’umanità intera. Il re torna in Italia nel periodo di Carnevale. A dicembre è ospite, per un breve periodo, a casa di Babbo Natale e insieme di gustano leccornie natalizie. Re Giocondo è un golosone ama mangiare e bere bene, detesta le diete e vive la sua vita in modo allegro e scanzonato . Quando ritorna a Foiano della Chiana è accolto da moltitudini di genti festanti. Ogni volta che torna è sempre più felice perché soffre di nostalgia e gli manca molto il cibo italiano che non può gustare durante il suo giro del mondo. Arrivato a Foiano della Chiana il re esclama "Eccomi miei sudditi, sono tornato in questi giorni voglio che si mangi e si beva, sono abolite diete i bilance. Via dal mio regno medici dietisti, salutisti e sportivi di ogni sorta. Danzate, mangiate e bevete a sazietà finché sono qui con voi, prima della mia folgorante ed esplosiva dipartita. Quest’anno o miei cari sudditi ho invitato a questa festa, alcuni validi e prodi foodblogger della Penisola, affinché rendano lieti i miei festeggiamenti!". Con queste parole Re Giocondo preannuncia quello che sarà il suo carnevale prima di quella che lui chiama la sua sfolgorante ed esplosiva dipartita. Tra tutti i partecipanti, un'aspirante cuoca appartenente alla categoria dei prodi food blogger, chiamati così da re i Giocondo, per una volta decide di smettere gli abiti di cronista dedita all’enologia o a trattati d’arte per mettersi il grembiule ed il cappello e dedicarsi all’attività culinaria. "Cosa preparerò per re Giocondo?" pensa incerta la donna. "Ecco ho trovato!" esclama convinta. "Perché non proporre quelle pietanze che tanto successo riscuotono al centro sud della Penisola? Il re vorrà qualcosa di dolce, perché non creare deliziose frittelle dal cuore di cioccolato coperto di codette. Perché non creare frittelle di pasta cresciuta che possono contenere mozzarella alici, provola e salame ma anche verdura per i vegetariani qualcosa insomma che posso soddisfare tutti." Il re, dopo aver gustato tutte le pietanze offerte presentate sulla sua ricca tavola imbandita, arriva a gustare anche le frittelle e lieto dopo aver bevuto un sorso di vino si alza esclamando "bene miei cari sudditi, ora dopo queste frittelle posso partire soddisfatto e sazio di tutte queste leccornie che generosamente mi avete conferito". Detto questo il re scompare in un’esplosione pirotecnica e luminosa tra coriandoli che piovono da tutte le parti, petardi e nuvole di fumo che nascondono il regale personaggio. Al termine di questa pirotecnica partenza, un semplice scritta d'oro appare nel cielo "Arrivederci a tutti al 2025 e mi raccomando, siate lieti."

Le frittelle ripiene di re Giocondo in pasta cresciuta 

Preparazione facile 

Tempo di preparazione 10 minuti

Lievitazione 2 ore

Frittura 15 minuti

250 gr. Di farina 00🌾 

220 cl. di acqua tiepida

15/gr di lievito di birra

1 mozzarella piccola

1 provola piccola

50 gr di salame ungherese

1 barattolino di alici

2/3 cubetti di cioccolato fondente

1 confezione di codette

1 presa di sale

Olio di semi di girasole 

Sciogliete in una terrina il lievito di birra con l’acqua tiepida, aggiungete la farina setacciata e mescolate il tutto fino ad ottenere un impasto liscio. Chiudete la terrina con la carta la pellicola e lasciatela in lievitazione per circa due ore. In due piatti separati tagliate e sminuzzate la provola ed il salame ungherese, nell’altro piatto sfilacciate la mozzarella e sminuzzate le alici. In un pentolino mettete sciogliere a bagnomaria due o tre cubetti di cioccolato fondente che tenete da parte. Cuocete le frittelle di pasta cresciuta inserendo nell’impasto gli ingredienti precedentemente tagliati. Cuocete a fuoco vivo e fate attenzione che le frittelle non si brucino ma rimangano con la crosta leggermente durata. Togliete dalla padella le frittelle calde e ponetele sulla carta assorbente all’interno di una fiamminga. Una volta che avete cotto tutte le frittelle salate, con la pasta cresciuta restante prendete cucchiaio e riempitele col cioccolato fuso e cuocetele nell'olio bollente. Togliete dalla padella le frittelle al cioccolato e cospargetele di codette colorate. Il piatto è pronto per essere servito.

Buon appetito a tutti!!!



martedì 14 novembre 2023

Al via la terza edizione del Roma Bar Show on tour




TORNA IL ROMA BAR SHOW ON TOUR

le ultime novità del mondo della miscelazione in tournée nelle principali città italiane

 È partita la terza edizione del Roma Bar Show ON TOUR! Il format, promosso da Roma Bar Show per promuovere tutte le novità nel mondo della miscelazione, ha iniziato il suo “Giro d’Italia” e lo ha fatto partendo da Cagliari dove ha registrato il tutto esaurito.

Tre i locali coinvolti per il capoluogo isolano e quattro guest d’eccezione - Daniele Armaro e Leonardo Di Vincenzo per Latta Soda Company, Jordy Di Leone per Ron Colon e Gianni Zottola per l’amaro Bitter Fusetti- che hanno guidato masterclass specializzate da oltre 50 presenze, alla scoperta di nuovi sapori e miscelazioni. Il progetto ON TOUR, infatti, nasce dallesigenza di raccontare il mondo del beverage sotto l’aspetto della formazione, spesso trascurato, e per offrire l’occasione ai bartender iscritti di approcciarsi a una nuova idea di bere che educhi al consumatore consapevole.

 

Le prossime tappe saranno Milano (il 13 novembre) da Dripstillery, Moebius e Turbo; Genova (l’11 dicembre) negli spazi di Gradisca, Le Rouge Cucina & Cocktails e Veracruz; e Firenze (il 22 gennaio) al Four Season, Gucci Garden e La Ménagère. Anche qui ci saranno ospiti speciali come Riccardo Cerboneschi, Luca Help, Marco Gheza, Federico Leone e Beppe Mancini, per esempio, che saranno i relatori della tappa meneghina. Per prenotarsi alle masterclass basterà contattare direttamente il locale che ospita la lezione cui si è interessati per garantirsi la partecipazione, i posti sono limitati; mentre le guest night sono aperte anche al pubblico.

«Il Roma Bar Show è diventato negli anni un vero e proprio punto di riferimento dellindustria del beverage e del mondo della mixology - spiega Andrea Fofi, tra i fondatori di RBS - non solo su scala nazionale, ma anche in campo internazionale. Con il progetto ON TOUR vogliamo ribadire l’importanza della formazione di settore, valore fondamentale della nostra mission, che costruiamo attraverso queste masterclass di altissimo livello che attirano protagonisti di calibro mondiale - tra aziende e barman - in un suggestivo viaggio alla scoperta dei locali più interessanti del nostro Paese».

Un percorso formativo fuori dal comune grazie al quale i partecipanti si troveranno immersi in una giornata di studio e di svago per implementare capacità e informazioni su tutte le ultime novità nel settore. Non solo barman, però, grazie a questo progetto Roma Bar Show dà la possibilità alle aziende coinvolte di sponsorizzare i singoli eventi usufruendo di una copertura social con dirette live e di un video report della tappa cui hanno partecipato.



GLI APPUNTAMENTI

MILANO

Moebius

Via Alfredo Cappellini, 25, 20124 Milano MI

Ore 14.00 - Masterclass: "The House of Suntory: The art of blending - Storia dei primi 100 anni di House of Suntory. Storie di Wa, Monozokuri e Omotenashi" con Marco Gheza relatore

Ore 20 - guest: Lorenzo Falasca e Riccardo Bucci del Rem di Roma

Tripstillery

Piazza Alvar Aalto, 20124 Milano MI

Ore 16.30 - Masterclass: "The House of Angostura - Viaggio attraverso la storia di casa Angostura, distillazione e tipologie di produzione" con Walter Iuliucci relatore

Ore 19 - guest: Federico Leone

Turbo

Via Andrea Ponti, 4, 20143 Milano MI

Ore 15.00 - Masterclass: "The sound of connections: Black Barrel Edition - Quando Radio, Whiskey, Persone, Natura si sintonizzano sulla stessa frequenza; l’importanza della comunicazione e la forza delle connessioni" con Beppe Mancini, Riccardo Cerboneschi e Luca Help relatori.

Ore 19.30 - guest: Riccardo Cerboneschi, Beppe Mancini, Luca Help.




domenica 24 settembre 2023

Tiramisù day 2023



Next opening per la sesta edizione del Tiramisù Day il prossimo 1 ottobre 2023 a Treviso. Un programma ricco di eventi dal mattino fino al tramonto. La giornata è presentata  da Anna Maria Pellegrino, accademica della cucina italiana e cuoca del programma televisivo Geo, Rai3, mentre Tiziano Taffarello, fondatore dell’Accademia del Tiramisù di Treviso, sarà il moderatore del dibattito culturale che si terrà presso il Palazzo dei Trecento fulcro delle attività dell'evento.

Tiziano Taffarello ed i maestri pasticceri

Dalle 09.30 al tramonto, le piazze di Treviso si animeranno con visite guidate in città previste nel programma "PasseggiAmo Treviso", molti i momenti dedicati alla storia, alla cultura, all'enogastronomia, alla convivialità ed alla valorizzazione del territorio. Non manca l'angolo della solidarietà con la possibilità di fare donazioni a Telethon ed alla associazioni presenti sul territorio. 

Come da tradizioni nuove challenge aspettano appassionati e bambini nella preparazione del dolce più iconico di Treviso.

Diecimila le porzioni di Tiramisù di Treviso preparate per l'evento, tremila gli assaggi di Prosecco delle Cantine Val D’Oca il  è possibile grazie al supporto  di aziende, associazioni sponsor e volontari che col loro immenso sostegno permettono l’organizzazione e lo svolgimento dell’evento: Assocuochi Treviso, Coordinamento Fondazione Telethon Treviso, Amministrazione Comunale Treviso, Ristorante Beccherie, Accademia del Tiramisù, Confraternita del Tiramisù, Rotaract Treviso, Leo Club Treviso, Scuola Dieffe Valdobbiadene.

Porzioni di Tiramisù 

La novità assoluta della VI edizione del Tiramisù day consiste nella premiazione del vincitore della prima gara Tiramisù per intolleranti al glutine e/o lattosio, realizzato con prodotti senza glutine né lattosio. Il challenge si svolge domenica 24 settembre presso la Scuola di formazione Professionale Dieffe. 

Tiramisù Gluten free


Per maggiori informazioni: https://tiramisudaytreviso.it/ troverete info e programma.


martedì 5 settembre 2023

Borgo diVino torna a Nemi


L’incantevole città di Nemi ed il suo romantico lago fanno da sfondo alla tredicesima tappa di “Borgo diVino in tour”,  un evento dedicato alle eccellenze italiane del buon bere che la cittadina laziale ospita dal 2015. La manifestazione è promossa dall’Associazione “I Borghi più belli d’Italia”, organizzata da Valica in collaborazione con il Consorzio Ecce Italia e il patrocinio dell’Associazione Nazionale Città del Vino. 

La manifestazione si svolge nei giorni 8-9-10 Settembre, un weekend all'insegna del buon cibo e del buon vino.  La passeggiata dalla terrazza Byron a palazzo Ruspoli ospita l'evento aperto a tutti i visitatori, Wine lovers e appassionati. Non manca l'area Food, dove si ha la possibilità di gustare sapori autentici e i piatti dei Borghi più belli d’Italia. Un' iniziativa voluta MIB – Mercato Italiano dei Borghi”, il progetto in cooperazione istituzionale tra l’Associazione “I Borghi più belli d’Italia” e “BMTI – Borsa Merci Telematica Italiana”, al fine di valorizzare le produzioni tipiche dei territori dell'associazione. Per gli appassionati al mondo del vino, la manifestazione prevede 20 pannelli che illustrano gli aspetti del mondo vitivinicolo con particolare attenzione all’abbinamento cibo-vino, al bicchiere indicato per ogni vino, le temperature consigliate, i territori e molte altre informazioni. 

INFORMAZIONI UTILI

COME FUNZIONA – Per degustare i vini, è possibile acquistare, sul posto oppure online, il voucher (al costo di 18 euro) che dà diritto a otto degustazioni a scelta tra quelle presenti nell’area espositiva e alla dotazione di un kit composto da calice e sacchetta. Per ricevere più informazioni consultare il sito www.borgodivino.it/nemi

DOVE SI TIENE L’EVENTO – Come da tradizione consolidata, l’evento si tiene nel cuore del centro storico di Nemi, lungo la storica passeggiata che collega Terrazza Byron a Palazzo Ruspoli.

ORARI

● Venerdì 8 Settembre dalle 18.00 alle 24.00

● Sabato 9 Settembre dalle 12.00 alle 24.00

● Domenica 10 Settembre dalle 12.00 alle 22.00

COME ARRIVARE A NEMI – Arrivare a Nemi è facile: da Roma, basta seguire il percorso della SS217 Via dei Laghi in direzione Rocca di Papa/Velletri. Per chi arriva in treno, la stazione più vicina è quella di Genzano/San Gennaro. Da qui, comode navette permettono di raggiungere direttamente il centro di Nemi (il biglietto può essere acquistato contestualmente a quello del treno sul sito Trenitalia).

Grazie all’accordo con Trenitalia, official green carrier del tour, sconto del 20% sul ticket degustazione (comprensivo di 8 assaggi di vino) a favore di tutti i possessori di biglietto singolo regionale Trenitalia, utilizzato e convalidato per raggiungere la sede dell’evento.

Per maggiori informazioni su Borgo diVino è possibile consultare il sito www.borgodivino.it/nemi


venerdì 25 agosto 2023

Tortino ricotta, cioccolato e composta di mele

Challenge #AromaMalvasia


Il prossimo 10 settembre si svolgerà il  Valtidone Wine Fest”, nell’ambito del progetto Emilia Wine Experience la Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini  con l’obiettivo di far scoprire la Malvasia di Candia Aromatica e i prodotti agroalimentari del territorio.
Ho avuto l'occasione di far parte di quei food&wineblogger che si sono "sfidati" nel challenge in occasione dell'evento. Ognuno di noi  ha ricevuto una box con i prodotti "misteriosi" del territorio con cui elaborare una ricetta dolce o salata. La mia scatola, ricca di leccornie locali, mi ha posto l'imbarazzo e l'annoso dilemma dolce o salato? Il dubbio lo ha sciolto il vino. Prodotto principe dal quale sono partita è stata la bottiglia Oro Inverno. Una Malvasia Aromatica di Candia frizzante dal colore paglierino, con note fruttate di mela, ananas e fiori gialli. La composta di mele e cannella e il pacco di farina di grano tenero 0 e abbinamenti personali hanno fatto il resto. Signori, Il dolce è servito.




Ingredienti per 4 persone

•250 grammi di ricotta fresca
•180 grammi di zucchero
• 125 grammi di burro
•220 grammi di farina 0 Az. TerrAntica 1868
•1 barattolo di composta di mele e Cannella 
    Soc. Agr. Alba
•1 uovo
•1 flaconcino di vaniglia
•2 cubetti di cioccolato extra fondente
•1/2 bustine di lievito per dolci
•1 presa di sale
•1 bottiglia Malvasia "Oro Inverno"            azGanaghello

Tempo di preparazione

1 ora circa

Difficoltà 

Facile

Preparazione

In una terrina unite ricotta e zucchero e mescolateli fino ad ottenere un impasto omogeneo, unite quindi l'uovo, il burro, la vaniglia e continuate a mescolare il tutto. Grattugiate un cubetto di cioccolato extra fondente e unitelo all'impasto. In un'atra ciotola setacciate la farina e il lievito, quindi uniteli all'impasto mescolando il tutto fino ad ottenere un preparato liscio e omogeneo.
Dividete l'impasto in due parti. Una parte stendetela nella tortiera e spalmatevi con la spatola metà confezione della composta di mele e cannella. Mettete il preparato in forno a 170° per almeno 25 minuti. L'altra metà del composto mettetela in frigo. Nel frattempo sciogliere a bagnomaria il secondo cubetto di cioccolato extra fondente.
Togliete la base della torta dal forno, controllando che sia rappresa, lasciate raffreddare quindi mettetevi il resto dell'impasto e copritelo col resto della composta. Ungete col burro una tortiera diametro 22 cm e versatevi il composto. Mettete tutto in forno per almeno 30 minuti. Togliete il cioccolato fuso e mettetelo da parte.
Controllate che la torta sia cotta pungendola con uno stecchino, quindi versate il cioccolato fuso lavorandolo con la spatola.
Mettete la torta in freezer per 20 minuti.
Lasciate la Malvasia in frigo e servitela 
Servite il dolce accompagnato dalla Malvasia Oro Inverno fresca.

Buon appetito a tutti!!!






sabato 8 luglio 2023

La Calabria in scena a Vinòforum 2023



L'edizione Vinoforum 2023, che si è svolta a Tor di Quinto presso il grazioso laghetto  lo scorso giugno, ha ospitato un'area dedicata alla produzione vitivinicola e alimentare calabrese.I partecipanti hanno degustato vini e piatti tipici della regione tutte le sere nell'arco dei dieci giorni dell'evento. Notevole il successo di pubblico che ha mostrato curiosità ed interesse per i vini proposti dal Consorzio Ciro e Melissa e delle Terre di Cosenza DOP nelle sfumature di bianchi, rossi e rosati. L'evento è stato un'importante occasione per un focus sulle realtà vitivinicole regionali e dei vitigni autoctoni della Regione in modo particolare il Magliocco ed il Gaglioppo. Cuore dell'evento le serate del 16, 17 e 18 giugno in cui è stato possibile sia degustare le delizie di Calabria, preparate per l’occasione dallo chef Giuseppe Venieri del ristorante Brace e Gusto di Roma, che seguire le degustazioni guidate dei vini del Consorzio Ciro e Melissa e Terre di Cosenza DOP. Giornalisti, stampa del settore, wine blogger e pubblico hanno partecipato con attenzione e curiosità alle  agli incontri svolti nell'apposita area dello stand. Territori, quelli dei due Consorzi, ricchi e variegati la cui particolarità del clima conferisce ai vini: eleganza aromaticità mineralità e un retrogusto di salino presente nelle etichette proposte in degustazione. Vini freschi, talvolta corposi, decisi ma al contempo delicati e aromatici tali da essere abbinati ad ogni pietanza dall’antipasto al dolce. 

I rosati del Consorzio Cirò e Melissa

Il territorio del Cirò e Melissa si trova nella provincia di Crotone, chiamata da sempre la "Terra dei Vini" per la grande tradizione vinicola nota già dalla preistoria. I primi coloni Greci che arrivarono nella zona rimasero colpiti dalla bellezza naturali e dalla ricchezza del territorio e qui fondarono Kroton, l'antica città di Crotone. La creazione del Consorzio del Ciro nasce nel 2003 dalla volontà di produttori e vignaioli per la tutela e valorizzazione del vino locale. Nel 2007 anche il territorio di Melissa ne entra a far parte. I vigneti del Cirò sorgono su dolci colline di fronte al Mar Ionio e affondano le radici in terreni sabbiosi, accarezzati da venti di tramontana e scirocco, all'interno di un clima secco e asciutto. Scendendo verso sud i vitigni della Melissa sorgono su terreni argillosi esposti verso le montagne della Sila, un clima dalle forti escursioni termiche. In occasione della degustazione di sabato 17 giugno, i Rosati ci sono stati presentati da Andrea Petrini e da Roberto Ippoliti produttore e consigliere del Consorzio di Cirò che ha illustrato i vini portati in degustazione. Protagonista della prima parte della degustazione è stato il Gaglioppo presente in tutte e quattro le etichette con sfumature diverse: fresche, gradevoli, aromatiche, con forte personalità e carattere specchio del territorio in cui le uve nascono, crescono e maturano.. La degustazione si e aperta con la presentazione del territorio, a cui è seguito l'assaggio del Puntalice dell'azienda Senatore un rosato biologico, quindi il Cirò del produttore Beppe Vulcano fresco e deciso, è stata poi la volta del rosato Armacera della Cantina Campana fresco e gradevole,  infine  il Mabilia dell' Azienda Ippolito un rosato morbido, deciso e con note aromatiche. 


Puntalice - Az. Senatore  
Puntalice - Az. Senatore 

Cirò - Beppe Vulcano
Armacera . Cantina Campana


Mabilia - Ippolito 1845





































Le Terre di Cosenza

La provincia di Cosenza vede la nascita del suo Consorzio nel gennaio del 2014. Una realtà giovane che raccoglie numerose aziende vitivinicole della zona. Il territorio cosentino presenta un aspetto variegato, compreso tra due mari, lo Ionio ed il Tirreno ed i monti: il Pollino a nord, il gruppo dell’Orsomarso che dirada verso la costa tirrenica ad ovest e la ionica ad est, la Valle del Crati a sud e la Valle del Savuto nella estrema fascia meridionale. Un territorio in cui la tradizione vitivinicola era già presente prima dell'arrivo dei Greci. Numerosi i vitigni autoctoni con diverse qualità di uve: quelle nere e del Mantonico Nero dell’Esaro, dell’Arvino e del Greco Nero del Savuto, quelle bianche come il Greco Bianco, la Malvasia, il Moscatello di Saracena, il Mantonico Bianco, la Guarnaccia Bianca e il Pecorello. La degustazione è stata introdotta dalla responsabile del consorzio Terre di Cosenza Dop Barbara Fasano che ha illustrato le caratteristiche del territorio cosentino e dei  due vini portati in degustazione: il Greco Bianco 2019 della Tenuta Cellimarro e lo Spart DOC a base di Malvasia bianca della Masseria Falvo Vini eleganti e decisi seppure con sfumature diverse in cui si ravvisa  notevole mineralità e retrogusto salino che li rende adatti a ogni situazione e circostanza che risentono della particolarità del variegato territorio in cui sono prodotti.



Greco Bianco - Tenuta Celimarro
 .
Spart  - Masseria Falvo 1725



 . 

venerdì 9 giugno 2023

Beverage e mixology al Roma Bar Show 2023



Il top del beverage è della mixology internazionale si è dato appuntamento nella Capitale in occasione della terza edizione del Roma Bar Show 2023 che ha animato il bel Palazzo dei Congressi all'Eur. Grandi brand di distillati, bar nazionali ed esteri e la presenza di bartender di fama internazionale e di specialisti nel settore hanno dato vita per due giorni al più grande evento dedicato a caffè, cocktails e distillati. 
Redbull a piazzale Kennedy
Non è mancato il food che ha trovato posto sia nel grande piazzale John Kennedy, con i food truck, che nella terrazza panoramica.
L'evento cominciato,  lunedì 29 maggio e  concluso martedì 30, ha riscosso un grande successo dai numeri sorprendenti: 
- 14.000 ingressi
- 220 aziende partecipanti
- 2000 brand
- 200 giornalisti provenienti da tutto il mondo per i quali è stata adibita un'apposita sala stampa
- premiazione della prima edizione dei RBS Awards
- 6 seminari formativi
- 20 appuntamenti tasting room
- La finale dei World Class-RBS Educational Academy che ha visto la partecipazione di bar provenienti dai cinque continenti.
Per due giorni il Palazzo dei Congressi dell'Eur ha fatto da palcoscenico ad una festa allegra, vivace e variegata.  La notevole affluenza di pubblico è stata coinvolta in un mix esplosivo di musica, colori, odori e gusti con la partecipazione dei banchi d'assaggio dei più grandi brand italiani e stranieri nei settori del beverage e della mixology, il tutto all'insegna del bere consapevole.
La manifestazione si è svolta per grandi aree tematiche sul piazzale Kennedy numerosi stand di celebri brand di distillati internazionali, food truck ed un angolo speciale dedicato al Coffee Village dove la celebre bevanda è stata protagonista. Si è voluta focalizzare l'attenzione sulla produzione del caffè valorizzando, da parte di crudisti, torrefattori e produttori, le varie fasi che accompagnano questo alimento dalla produzione alla tracciabilità fino alla qualità dei grani. Si è avuta la possibilità di degustare il caffè servito nella versione della miscela, shakerato e unito al latte di avena. 

Cappuccino con latte di Avena

Distillati Italiani
Il Bar Show ha riservato, per il terzo anno consecutivo, un posto speciale a Piazza Italia, un'area del nostro Paese, interamente dedicata ai distillati dai brand più famosi a quelli emergenti. 
Molto interessante lo spazio dedicato al Mexico Village, un importante punto di riferimento della manifestazione per il legame di questo Paese con gli spirits. Una novità assoluta è rappresentata dai "wild spirits" ossia i distillati presenti nei mercati del Centro e Sud America a noi quasi sconosciuti.
La bella terrazza panoramica ha ospitato momenti di allegria tra aperitivi, birra e punti food.

L'Auditorium
Il celebre Auditorium ha fatto da sfondo a: seminari, sfide tra bartender e le relative premiazioni. 
Per due giorni mixographer,  esperti del settore e ricercatori  hanno illustrato ai partecipanti le diverse tecniche di miscelazione di ogni singola cultura. Tra gli eventi di maggior rilievo il Roma Bar Show Awards che rappresenta un momento in cui la comunità di bartender e professionisti italiani, si riunisce per creare una rete di scambio e collaborazione e rappresentare una piattaforma per i bar e i bartender emergenti.




mercoledì 31 maggio 2023

Il Roero sbarca a Roma


La superba e fastosa ottocentesca Villa Miani ha fatto da palcoscenico alla prima degustazione del Roero Days a Roma. Dalla splendida terrazza con vista sulla Capitale, i partecipanti hanno avuto modo di degustare notevoli vini in un ambiente ameno e gradevole, degno delle grandi occasioni.
L'evento è stato organizzato dal Consorzio Tutela del Roero per far conoscere il territorio ed i suoi vini al di fuori del Piemonte.  Il Consorzio, riconosciuto dalla Gazzetta Ufficiale del 2014,  ha come fine la tutela, la promozione e la valorizzazione del Roero Docg

I calici per la degustazione

La manifestazione, che si è svolta nella sola giornata di lunedì 22 maggio, ha visto la presenza di oltre mille persone tra: operatori del settore, Sommelier, Wine lovers e appassionati. Negli splendidi saloni affrescati hanno trovato posto i banchi d'assaggio delle aziende partecipanti. 

Degustazione nei saloni di Villa Miani

Un programma ricco che ha visto la partecipazione di: 50  produttori, 300 vini in degustazione, due verticali dedicate al Roero Bianco e Rosso, una mostra fotografica sul territorio ed infine la presentazione del volume “Roero, la civiltà dell’Arneis e del Nebbiolo".  L'evento è stato  un importante occasione per conoscere da vicino, il Roero Docg rosso e bianco in tutti i suoi aspetti: Roero e  Roero riserva per i rossi e Roero ArneisRoero Arneis riserva, Roero Arneis spumante per bianchi.


Roero Arnais 2022

Il territorio del Roero

Dove è prodotto il Roero? Come è noto un legame indissolubile unisce la produzione vitivinicola alla morfologia del luogo dove la vite è piantata, si nutre e dona i suoi preziosi grappoli d'uva. Il territorio del Roero si estende su un'area di 375 km2 ed occupa la parte settentrionale della Provincia di Cuneo tra la riva sinistra del Tanaro, a nord di Alba, la pianura di Carmagnola e le colline della zona di Asti fino al confine meridionale con le Langhe. Il nome del territorio deriva dai conti Roero che nel corso del Medioevo amministravano la vita politica e militare di questi luoghi lasciando a memoria storica diciassette castelli e due torri.
Il terreno è prevalentemente sabbioso, composto di ghiaia e argille fluviali. Su questo terreno si innestano i vitigni: il Rosso ricavato dal Nebbiolo ed il Bianco dall'Arneis entrambi vitigni autoctoni. 
Dal 2000 ad un asteroide è stato dato il nome Roero, mentre dal 2014 il territorio è entrato a far parte nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco.



Il Roero docg

Il Roero ha un denominazione DOCG pertanto si deve attenere ad un disciplinare e la produzione di vini bianchi e rossi deve provenire da uve del territorio piemontese. I vitigni, come già detto, sono essenzialmente due: Nebbiolo e Arneis. In entrambe le produzioni il disciplinare prevede che il 95% del vino debba provenire dai suddetti vitigni a cui si può aggiungere il restante 5% da vini piemontesi non aromatici. Tuttavia in molti casi il Roero Rosso Docg è un Nebbiolo in purezza, mentre il Bianco è, solitamente, un Arneis in purezza. 

Le aziende presenti

Riporto di seguito le aziende partecipanti all'evento che ci hanno fornito preziose informazioni sulla produzione dei loro vini:



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